domenica 22 gennaio 2012

Basta, parlate ancora di primarie?

Venerdì in assemblea, mentre il segretario si faceva garante delle primarie per i parlamentari, noi continuavamo a raccogliere firme per l'ordine del giorno sulle primarie.
Tra gli altri, Giulia Deidda, 30 anni, delegata pisana e vicesindaco di Santa Croce sull'Arno, ci ha risposto così: "Ma basta, sempre a parlare solo di primarie, ce le avete fatte votare in tutte le salse, siete monotematici, ci sono cose più importanti!".
Mi ha colpito, perché dissi le stesse cose a Federico Russo (32 anni) qualche mese fa. Federico mi rispose e mi ci ghiacciò.
Ieri poi, quando Bersani ci ha detto che non si deve votare altro, perché tanto garantisce lui, i pisani si spellavano le mani per applaudire: da Paolo Fontanelli, deputato nominato (con merito) col porcellum, a Maria Grazia Gatti deputata nominata (per un miracolo?) col porcellum, alla stessa Giulia, al segretario provinciale Nocchi (invitato come tutti i segretari provinciali).
La cosa che mi ha fatto riflettere è che tutti loro sono favorevoli alle primarie, hanno votato ordini del giorno in assemblee e direzioni provinciali e regionali per le primarie per i parlamentari (Paolo Fontanelli ha anche firmato la petizione di Prossima Italia).
Allora ho pensato che valeva la pena di rifletterci su un altro po', e spiegare a tutti perché Federico Russo ha ragione, Bersani sottovaluta il problema, Rosy Bindi ha torto marcio.
E perché noi "monotematici", o "polemici a tutti i costi", insistiamo.
E se vi siete annoiati a parlare di primarie, cominceremo a chiamarle parteciparie (copyright Davide Leonelli), o ancora meglio, come dice Miro, diremo che vogliamo liberallizzare il parlamento.
Se vi va, è tutto sul sito di Prossima Italia. Un po' palloso, ma forse ne vale la pena.

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