lunedì 30 gennaio 2012

C'è vita oltre l'IKEA?

Grazie ad alcune scelte urbanistiche azzeccate di Marco Filippeschi, tra cui quella di portare l'IKEA a Pisa, il PD pisano non è più quel vivace (o inutilmente litigioso) partito che era fino a un anno fa.
Oltre alla pace di Navacchio, giustamente meno famosa della battaglia di Cascina, hanno contribuito a pacificare gli animi un po' di strapuntini in segreteria provinciale e comunale che, per singolari coincidenze, sono andati a premiare non solo componenti politiche ben definite in nome dell'unità del partito, ma anche alcuni consiglieri comunali "molto vivaci".
La politica non è uno sport per verginelle, non vi meravigliate troppo, si potrebbe dire. Vero.

E forse il fatto che si premi chi urla non è la cosa più grave. Il problema pare che da quando Filippeschi fa il Sindaco come si deve, il partito di Pisa non esiste più. Le rare volte che apre bocca (senza dargli troppo fiato) lo fa per dire che il Sindaco è bravo. Gli effetti della pace di Navacchio paiono riecheggiare un po' il desertum fecerunt et pacem appelaverunt, dove per deserto si intende deserto di idee.

Per questo Stefano Landucci si è autosospeso dal gruppo del PD al Comune di Pisa. Qualcuno potrebbe pensare che ci vorrebbe una seggiolina per calmare anche lui. Io che lo conosco bene, la penso in modo diverso. Penso che, anche se a Pisa va tutto bene, il PD di Pisa deve decidere se limitarsi al buongoverno, tra la benedizione di San Ranieri a Cisanello, e le elucubrazioni di Galileo alla Cittadella, o se vuole anche competere per rappresentare una certa sinistra: quella dei beni comuni, quella dei quattro sì ai referendum, quella che non chiede solo IKEA (che è cosa buona e giusta), ma anche partecipazione, solidarietà, tolleranza.

Per me, come per Stefano, abdicare alla rappresentanza di questa sinistra è un errore fatale. Perché questa sinistra ha diritto di cittadinanza nel PD, e perché questa sinistra è una parte importante di una città come Pisa. E perdere voti governando bene sarebbe davvero il colmo.




giovedì 26 gennaio 2012

Un posto al sole

Il titolo dell'articolo dice che si è dimesso per lo scandalo del fotovoltaico. Il capogruppo e il segretario del PD dicono  di no e che anzi, per le sue competenze e professionalità, Giani avrà sempre un posto al sole.

A Pesaro lo fanno. Bravi.

Poco più di un mese fa proposi su questo blog una iniziativa: in attesa di una legge sullo ius soli la Regione Toscana potrebbe dare simbolicamente la cittadinanza toscana ai figli di stranieri nati qui da noi.
Ecco, a Pesaro lo fanno di già. Complimenti.
Ora lo facciamo anche noi?

mercoledì 25 gennaio 2012

La trota sincronizzata

Tra i fischi fuori sincrono, e l'investimento in Tanzania perché loro non si fidano dell'Euro, a qualcuno di voi è forse sfuggito che se il PDL non abbandona il Governo Monti la Lega farà la crisi in Regione Lombardia, ma non in Veneto e in Piemonte?
Già, chissà perché, son qui che ci penso ma non mi viene in mente niente...

domenica 22 gennaio 2012

Basta, parlate ancora di primarie?

Venerdì in assemblea, mentre il segretario si faceva garante delle primarie per i parlamentari, noi continuavamo a raccogliere firme per l'ordine del giorno sulle primarie.
Tra gli altri, Giulia Deidda, 30 anni, delegata pisana e vicesindaco di Santa Croce sull'Arno, ci ha risposto così: "Ma basta, sempre a parlare solo di primarie, ce le avete fatte votare in tutte le salse, siete monotematici, ci sono cose più importanti!".
Mi ha colpito, perché dissi le stesse cose a Federico Russo (32 anni) qualche mese fa. Federico mi rispose e mi ci ghiacciò.
Ieri poi, quando Bersani ci ha detto che non si deve votare altro, perché tanto garantisce lui, i pisani si spellavano le mani per applaudire: da Paolo Fontanelli, deputato nominato (con merito) col porcellum, a Maria Grazia Gatti deputata nominata (per un miracolo?) col porcellum, alla stessa Giulia, al segretario provinciale Nocchi (invitato come tutti i segretari provinciali).
La cosa che mi ha fatto riflettere è che tutti loro sono favorevoli alle primarie, hanno votato ordini del giorno in assemblee e direzioni provinciali e regionali per le primarie per i parlamentari (Paolo Fontanelli ha anche firmato la petizione di Prossima Italia).
Allora ho pensato che valeva la pena di rifletterci su un altro po', e spiegare a tutti perché Federico Russo ha ragione, Bersani sottovaluta il problema, Rosy Bindi ha torto marcio.
E perché noi "monotematici", o "polemici a tutti i costi", insistiamo.
E se vi siete annoiati a parlare di primarie, cominceremo a chiamarle parteciparie (copyright Davide Leonelli), o ancora meglio, come dice Miro, diremo che vogliamo liberallizzare il parlamento.
Se vi va, è tutto sul sito di Prossima Italia. Un po' palloso, ma forse ne vale la pena.

sabato 21 gennaio 2012

L'arista

"Se non cambia legge elettorale il PD farà le primarie, ma prioritario è cambiare la legge elettorale".
Forse meglio pensare a casa nostra che sperare nel parlamento.
Leggetevi fino in fondo, ma soprattutto in fondo, questo articolo di Repubblica.it, e capirete quante possibilità di riuscita ci sono.
Ma soprattutto: Alfano vuol salvare i pregi del porcellum.
Vai, la rifoma è fatta. La prossima volta voteremo con l'arista.

In Bersani we trust

Insomma, che dire?
A noi ci sarebbe piaciuto portare le primarie a casa con un bell'ordine del giorno, mentre tutti dicevano: "bravi, grazie".
Non è proprio andata così.
Però ripeto, i potenziali elettori del PD diranno grazie, a chi ha indotto il segretario a dire: "le primarie si faranno, sono il segretario pro-tempore del PD e garantisco io".
E poi, visto che le altre cose che ha detto Bersani oggi ci sono proprio piaciute, nei toni e nei modi, non abbiamo alternativa al crederci davvero.

L'assemblea, l'Italia e le primarie (e la gricia)

Assemblea Nazionale PD. Venerdì si parla di Europa, Rosy Bindi apre dicendo che questa assemblea non è la prima del 2012, ma l'ultima del 2011. Bene, perché noi facciamo due assemblee all'anno per statuto. Mal che vada faremo nel 2025 la seconda assemblea del 2015, però, franasse il mondo, lo statuto deve essere rispettato, anche cambiando il calendario.
Rosy Bindi dice anche che le piace la montagna, ma lascia capire che le primarie le piacciono un po' di meno.
Bersani parla di Europa ma anche di Italia. Un po' moscio, però pienamente condivisibile. La platea si divide tra quelli che pensano che avrebbe dovuto scriverlo senza birra e quelli che pensano che con un'altra birra sarebbe venuto anche meglio. Inutile dire che io sono tra in secondi. E un segretario umano, che scrive un discorso, meditando davanti a una birra è una bella immagine, davvero. E mentre Pippo Civati, tutti quelli di Prossima Italia, Vassallo e altri raccolgono le firme per mettere le primarie in cassaforte, Bersani dichiara: "Se non cambierà la legge elettorale le primarie si faranno. Lo do per assunto." Secondo me si rischia un trappolone, ma questo ve lo racconto dopo.
Poi si comincia parlare di Europa. L'assemblea PD sarà solo in ritardo di un mese sul calendario gregoriano, ma il dibattito sull'Europa è da Cretaceo. Solo un modo per dare un po' di soddisfazione a qualche dinosauro. D'Alema, concludendo, lascia capire che i dinosauri si estingueranno, sì, ma lui sarà l'ultimo.
Ora si sta parlando d'Italia. Mi par che le cose vadano meglio.
Franceschini ricorda che noi appoggiamo il Governo, ma non possiamo fargli fare di più perché in Parlamento siamo in minoranza. Finalmente, uno che lo dice con chiarezza. Da un po' penso che questo dovrebbe diventare il nostro mantra, da ripetere ossessivamente in tutte le iniziative pubbliche, in tutte le trasmissioni TV. "Appoggiamo il Governo Monti, noi potremmo fare d più e meglio, ma non abbiamo la maggioranza in Parlamento. Per averla ci vogliono le elezioni". Mi pare così semplice...
E comunque l'assemblea del PD è sempre bella, specie quando è a Roma, perché poi c'è Roma con le sue trattorie, dove si va con amici che vedi sempre volentieri, e poi portano altri amici, e alla fine ti trovi a tavola accanto a uno dei tuoi miti radiofonici.
Ieri era la volta della Garbatella, dove davanti a una cupola di rigatoni, ti ritrovi a pensare: "non so se torneremo a casa avendo sciolto il dilemma delle primarie, ma di sicuro tornerò a casa con un nuovo dilemma: la gricia è l'amatriciana senza pomodoro, o la carbonara senza uovo?"

giovedì 19 gennaio 2012

il "fatto" quotidiano

Boh, fate un po' voi. La campagna del PD per il tesseramento avrà un sacco di difetti, attaccare manifesti abusivi non è proprio da noi, però, insomma, fare un montaggio dei manifesti del PD con Schettino è davvero grossa. Di cattivo gusto e totalmente senza senso.
Perché, se proprio si deve associare Schettino a un partito, se proprio lo si deve associare a un politico, chi viene in mente a voi? Parliamo di un capitano sbruffone, che butta la nave sugli scogli, poi fa finta che tutto vada bene, e infine scappa.

Insomma quello che ha fatto questa vignetta, era proprio fatto. Ve lo dice uno che adora la satira, e a cui spesso non dispiace leggere il Fatto Quotidiano.

A Pippo quel che è di Pippo, a Matteo quel che è di Matteo

Novembre 2010, una strana coppia prova a cambiare la politica italiana. Nasce Prossima Italia.
Poi uno dei due va ad Arcore, nascono incomprensioni, le strade si separano.
Novembre 2011: Pippo Civati a Bologna con Debora Serracchiani, proseguendo il cammino per la Prossima Italia. Matteo Renzi fa il suo one man show, il Big Bang.
Chi mi conosce sa che sono di parte. Da quando ho avuto la fortuna di conoscere Pippo di persona, a chi mi chiede cosa ne penso, rispondo sempre lo stesso: ogni volta che parli con Pippo c'è sempre qualcosa di nuovo, un passo in avanti, ne esci sempre arricchito.
Chi mi conosce meno, e pensa che sia un rottamatore, mi chiede anche che penso di Matteo Renzi. E io rispondo: che è un ganzo, che sa comunicare, ma che se lo ascolti dieci volte dice sempre le stesse cose.
Però, mi dicono, uno è il Sindaco di un'altra città, e ha una grandissima visibilità mediatica. L'altro lo conoscono solo gli addetti ai lavori.
Forse è vero. Però a volte il lavoro paga.
Perché a volte la gente si stanca un po' dei fenomeni mediatici, e quelli dei media riconoscono i meriti a chi li ha. Ognuno raccoglie un po' quello che semina.

Noi di Prossima Italia, domani in assemblea nazionale del PD presenteremo un ordine del giorno, che segue quello che presentammo qualche mese fa, e che, se passerà, darà a tutti voi il diritto di scegliere con le primarie i parlamentari del PD.
Quindi grazie a Ezio Mauro per aver rilanciato la campagna delle primarie.
E quando voterete alle primarie, per chiunque voterete, ricordatevi di ringraziare chi, con il suo lavoro forse oscuro ma tenace, vi ha dato il diritto di votare alle primarie.

martedì 17 gennaio 2012

Diversi

A Ballarò uno scambio di battute tra Cota e Tabacci.
"Come potete sostenere di essere diversi?"
Errore grave. Perché quelli della Lega sono davvero diversi. Sono peggio.

Schettigoni

Qual è il vostro vigliacco preferito?
Quello che abbandona la nave dopo averla fatta naufragare sugli scogli, o quello che non abbandona la nave e continua a negare il naufragio, nonostante ogni evidenza?
Comunque vada, si dividono a metà la medaglia d'oro delle facce di bronzo.

giovedì 12 gennaio 2012

Chi è più garantista? La Lega o la camorra?

Oggi una parte del Parlamento italiano ha ritenuto bene di brindare due volte: alla bocciatura del referendum anti-porcellum e alla bocciatura dell'arresto per l'on. Cosentino, accusato di un piccolo reato da nulla, come la collusione con la camorra.

Non è una bella pagina per il Parlamento di nominati, non è una bella pagina per la Lega, improvvisamente diventata garantista. La ciliegina sulla torta la dichiarazione di Bossi: "La Lega non è mai stata forcaiola". Chiedere conferma a Luca Leoni Orsenigo.

Comunque oggi apprendiamo che la Lega è diventata garantista, al contrario della camorra. Infatti Cosentino dichiara di essere innocente e di volersi dimettere da coordinatore campano del PDL.
Eh, no, anche la camorra aspetti il processo: chiaro che non è tollerabile che il coordinatore campano del PDL sia una persona onesta e non sia colluso con la camorra, ma aspetti a dimettersi almeno di essere stato proclamato ufficialmente innocente dai giudici sino al terzo grado di giudizio!

Spetta al Parlamento? Sì, ciao

Niente referendum. Alcuni si affrettano a scrivere: ora spetta al Parlamento cancellare il Porcellum.

Cosa faranno prima i parlamentari? Si abbasseranno lo stipendio o cancelleranno il porcellum?

Si accettano scommesse.

PS: per raccogliere le firme alcuni di noi si sono fatti un bel mazzo. Tutto inutile? Non ve lo so dire. Io sono comunque contento di aver obbligato tutti a considerare questo tema una priorità, di sollevare una discussione su questo tema nel PD. E adesso, per riparare, non c'è scelta: le primarie.

PS2: se anche tutto fosse stato inutile, vale quello che dico sempre: non ho rimpianti per le cose che non sono riuscito a fare, ma posso aver rimpianti per le cose che non ho avuto il coraggio di provare.

Prevalentemente unico o unicamente prevalente?

Premessa: in Italia esiste un solo partito serio, si chiama Partito Democratico. E' l'unico partito in cui si votano gli organismi dirigenti in modo più o meno regolare, l'unico partito in cui si discute la linea politica, anziché affidarsi al Vangelo del leader, anche se pare i caminetti ufficiosi spesso prevalgano sulla direzione nazionale.

Comunque nel PD si discute, e la cosa su cui ci si trova meno d'accordo è il lavoro.
Semplificando c'erano la proposta Fassina (ufficiale, quella di "maggioranza") che diceva: progressivo aumento di tutele ai precari, e quella (di minoranza, diciamo Boeri-Ichino) che diceva: contratto unico, pari tutele per tutti, le tutele aumentano con l'anzianità lavorativa.
Poi un giorno Fassina disse che la proposta di maggioranza, era di maggioranza schiacciante: 98%.
Cacchio, complimenti!

Poi B. cade, si fa un Governo serio, che pensa che il precariato sia un problema. La ministro scavalca il PD (ufficiale?) a sinistra e dice che le piace la proposta del contratto unico.

Cavolo, allora che si fa?
Un mini-caminetto, e si decide di aggiornare la posizione del PD, che finalmente trova la sintesi.
Però, c'è un problema: non si può mica dire che l'autoproclamato 98% aveva sbagliato tutto e che aveva ragione il presunto 2%?

Allora si dice così. Il PD è per il contratto prevalente.
Questa cosa mi fa un po' ridere: come se per la maggioranza dei lavoratori potesse valere un contratto unico, e per una minoranza (il 2%, il 40%?) tutte le altre 45 forme di lavoro parasubordinato descritte benissimo da Raffaele.
Se però si legge l'articolo par di capire che il contratto prevalente andrebbe applicato a tutti i neo-assunti: allora è un contratto unico? Oppure si dirà: per chi viene assunto vale il contratto prevalente, però uno può anche lavorare senza essere assunto (con ben 45 forme di contratto).

Non ci ho capito molto a dire il vero. Però mi par di capire che quando si vuole dire unico, ma non si può dire, allora si dice prevalente.

A volte si usa prevalente al posto di unico perché ci si accorge di aver detto una bischerata: lo fece la Gelmini che voleva il maestro unico e lo chiamò maestro prevalente.
A volte si usa prevalente al posto di unico e non ci si accorge che si sta dicendo una bischerata. Pare essere il caso di Fassina.

mercoledì 11 gennaio 2012

Ho sbagliato tutto?

Dopo un paio di settimane passate tra laboratorio chimico e spettrometro di massa, finalmente stringo alcuni dati in mano.
Che bello vedere il frutto del proprio lavoro. E proprio mentre pensi che questi numeretti ti serviranno a capire meglio come funziona la Terra un'amica ti invita a leggere questo.
E allora pensi: ma davvero ho sbagliato tutto?

PS: però, anche Dio ci mette del suo. Se invece di"suggerire e ispirare la Bibbia" venisse una sera in TV e ce  lo dicesse veramente come stanno le cose ci risparmierebbe un sacco di lavoro.

Manca un quasi (e ovviamente una buona legge)

Se siete bravi con google cache, e vi va di perdere tempo, confrontate il blog di ieri (vabbè, vi aiuto io), con quello di oggi. Se vi va di giocare a trova le differenze, nella barra qui a destra, nel chi sono manca un (quasi).
A volte un (quasi) fa una piccola differenza. Per la legge attuale la differenza è quella tra l'essere concubini e l'essere conviventi more uxorio.
Sarebbe facile approfittarne per riaprire il tema di una buona legge sulle coppie di fatto.
Ma non oggi, non per me.
Perché come una pessima legge (che proviamo a cambiare) non può impedire ai figli di stranieri nati in Italia di sentirsi italiani e di parlare la nostra lingua e i nostri dialetti meglio di noi, le pessime leggi sulla famiglia non possono impedire a chi vuole di considerarsi una famiglia.
Anzi, forse farlo in barba alla legge lo rende per un attimo ancora più dolce.

martedì 10 gennaio 2012

Addio (poco) Malinconico

Che ogni tanto qualche uomo di governo abbia le mani sporche di marmellata è fisiologico.
In attesa che si capisca meglio perché sono sporche di marmellata, però, Malinconico si dimette "per poter meglio difendere la propria immagine e onorabilità in tutte le sedi, nonché per salvaguardare la credibilità e l'efficacia dell'azione del governo".
Mi pare una dichiarazione tipica di una normalissima democrazia matura di un Paese maturo, anziché del "mantengo il mio ruolo perché non la voglio dare vinta ai magistrati comunisti che complottano contro di me e che vogliono sostituirsi al popolo che mi ha democraticamente eletto" cui eravamo di recente abituati.
Ora vediamo se alle 16 la Lega voterà davvero per l'arresto di Cosentino.


In attesa di uno spread minore e di un debito più basso, un'altra grande tappa di avvicinamento ai paesi civili.

sabato 7 gennaio 2012

Con don Armando, per i nuovi italiani

Di don Armando ve ne potrei raccontare mille, dalla prima lezione di religione che mi fece in terza media, appena paracadutato nel larigiano, a quando lo trovai in Burkina, perché lui i soldi li portava personalmente di persona, perché passando di mano in mano un po' di soldi si perdono, o magari finiscono alle persone sbagliate.

Ve ne racconto una: quando ero segretario del PDS di Lari, non ricordo per quale occasione si doveva fare un volantino insieme. Venne alla festa de l'Unità e andammo insieme a fare il volantino. Visto che ero un "mangiapreti", la mia mamma (credente), andò da Armando e gli disse: "ti vedo un po' troppo insieme al mi' figliolo, mi devo preoccupare?". Armando rispose a botto: "ti dovresti preoccupà se mi vedessi insieme alla tu' figliola."

Armando è così: dice quello che pensa e fa in prima persona quello che può. Dalla parte giusta, da sempre ("se trovo uno per terra lo raccatto, ma se ne trovo cento per terra mi devo anche chiedere perché cascano", per me è la sua frase più bella).
Armando non si strumentalizza, però spesso è bello fare un pezzo di strada insieme.

Domani è uno di quei giorni. Don Armando, nel suo presepe, spiega che se oggi nascesse Gesù in Italia, non sarebbe italiano. Quale modo migliore di far capire che chi nasce in Italia deve essere italiano?

Stupidamente, alcuni giornali hanno titolato: la prima nata in Italia del 2012 è di origine straniera. Come se nascita e origine fossero due cose diverse. Si capiva meglio se il titolo era: la prima nata in Italia, per colpa di una legge stupida, non è italiana.
Per ora.

Don Armando, grazie al suo Presepe, ha rimediato minacce da Forza Nuova. E allora domattina, dalle 10 in poi, andiamo tutti in piazza a Perignano, a testimoniargli la nostra vicinanza, e soprattutto a firmare per l'Italia sono anch'io. E magari anche a ringraziarlo perché, almeno a Perignano, a Lari, Don Armando a volte riesce a fare buona politica. Quella che dovremmo fare noi del PD se dormissimo un po' di meno.

Anno nuovo, mentalità nuova?

Per cominciare bene il nuovo anno lavorativo, vi consiglio queste tre cose:
a) il discorso di Monti, oggi a Reggio Emilia (correte sul canale 504 di sky): cominciato con un bellissimo omaggio a Prodi, passato per pagine di storia patria, centrato sulla lotta all'evasione fiscale, terminato con l'auspicio che nel 2061 i nostri figli e nipoti saranno ancora qui a festeggiare 200 anni di Italia unita, insieme all'Europa unita (con buona pace di leghisti nostrani ed euroscettici stranieri).
b) la nota di Alessandro Rimassa (qui l'originale, qui il post di Pippo Civati) che non è solo il racconto di un atto di civiltà, ma una vera e propria lezione di educazione fiscale, perché l'evasione si moltiplica spontaneamente.
c) il post di Piovono Rane che spiega benissimo perché tutti dovremmo festeggiare per i controlli di fine anno a Cortina e di ieri a Portofino. Perché con le "operazioni mediatiche" l'evasione si divide spontaneamente. O come minimo, i vampiri, sono costretti ad agire nell'ombra anziché gozzovigliarci in faccia.

E comunque Roma non fu fatta in un giorno, perché il miglior stato sociale, oggi in Italia, rimane ancora la famiglia, specie se è una famiglia di professori universitari...va beh, queste son cose del 2011, nel 2012 tutto cambierà. O almeno qualcosa?

Educazione Fiscale? Sì grazie.

Sublimazione?

Non so che banca abbiate voi. Io c'ho Fineco perché è ganzissima, non costa nulla.
Però Fineco è di Unicredit, che mi pare non stia passando un grande momento...
Per fortuna ci tranquillizza Mario Monti: "Le banche italiane sono solide".
Dire che sono solide perché non hanno liquidi è facile ironia?
Va beh, allora mettiamola così: al momento Unicredit è solida, ma per caso sta sublimando?

I tetti delle stalle, i tordi e la salvia

Per il trentesimo di Monica (a proposito, correte a farle gli auguri, non vi vorrete mica far precedere dal salutatore di Pontasserchio o da quello di San Giusto?), ci siamo messi a cercare immagini del tetto delle stalle (il perché ve lo spiego tra un anno).
E così, dalle vecchie foto ai vecchi filmini, per assurdo, mentre arrivava il compleanno di Monica, abbiamo guardato indietro nella mia vita. E' stato bello e divertente, dalla cena di classe alle tre campane, all'occupazione del liceo del '90 (riprese e servizio di un giovanissimo ma molto professionale Alessandro Volpi), nevicate di 20 anni fa, una bellissima cena con i miei nonni di Lari e mio padre impegnato nella costruzione di un improbabile tagliaerba, tra le bestemmie del mio nonno Mario.
Pareva una vita fa, con la radio e la TV che parlavano in televisione della nascita del PDS, dell'Unione Sovietica. Ed era una vita fa.
Alla fine Monica mi ha chiesto cosa provavo, ed io ho pensato quanto tempo era che non pensavo ai miei nonni.
Ieri sera è venuto un Tizio da noi per "regalarci" una bellissima macchina che purifica l'acqua con l'osmosi inversa. Dopo un po' di terrorismo psicologico (come se l'acqua che bevessimo fosse tutta arsenico, nitrati e calcoli ai reni liofilizzati), ci ha illustrato il regalo: la macchina costerebbe 2800 EUR, ma loro ce la regalano, se si fa un contratto di manutenzione per 10 anni a 279 EUR l'anno, ovvio, pagamento anticipato.
Volevate sapere quanto era che non pensavo ai miei nonni? Meno di un giorno, perché la vista di quel preventivo mi ha fatto tornare in mente il famoso ristorante di Geppe all'Acquabona (quello che poi è divenuto quello dei 5 fratelli Sangiorgi, per quelli che frequentano la 206).
Il mi' nonno Mario lo portava sempre a esempio, perché andavi lì a pranzo, negli anni '50 e ti regalava i tordi. Però ti faceva pagare la salvia, 2 lire a foglia.
Sì era una vita fa, però certe cose restano dentro di te per sempre. Per fortuna.

giovedì 5 gennaio 2012

Lasciate che gli ispettori vengano a me

Un turista svedese arriva in Italia e legge che il 31 dicembre ci sono stati molti controlli della finanza in una nota località turistica.

Il giorno dopo, il turista svedese legge i commenti di Cicchitto, Santanché, Gelmini, Sindaco, assessore e albergatori di Cortina: "un attentato a chi lavora!, uno stato di Polizia!, un danno d'immagine per la città!, si colpisce la ricchezza!".

Il giorno dopo ancora, il nostro amico turista apre ancora i giornali e legge che quello stesso giorno le entrate dei bar, negozi, ristoranti, hotel a Cortina sono aumentate del 400% rispetto all'anno prima. Nessuno di quelli del giorno prima dichiara: "in effetti ci siamo sbagliati, la presenza della finanza porta fortuna, fa girare di più l'economia".
Nel frattempo, da Portofino a Taormina, passando per San Gimignano e Sorrento, non c'è uno straccio di Sindaco o assessore al commercio che reclami: "aiutate anche il turismo del mio povero paese in crisi, mandate anche da noi, tutti i giorni, gli ispettori della finanza.

Ora, dico io, c'è qualcuno che si propone volontario per spiegare al malcapitato turista svedese il perché di questo incredibile comportamento italico?

Mentre voi ci provate, io vado all'asta a comprarmi un macchinone: perché in Italia c'è pieno di poveri con macchine di lusso. Qualcuno dovrà pur venderla per far fronte alle ristrettezze economiche, no?

In attesa dell'equità, la sobrietà, l'onestà e un moderato ottimismo

Fate voi, però per me è bello ritrovarsi in un paese che viaggia a grandi passi verso la normalità. E con alcune istituzioni che a grandi passi viaggiano anche verso la moralità perduta.
La risposta di Monti alla interrogazione di Calderoli è un capolavoro di seria ironia, che in poche righe ci ricorda:
a) quanto sia bello poter vivere in un Paese dove il Presidente del Consiglio non solo è una persona seria e competente, ma anche onesta e normale, un bravo padre di famiglia.

b) quanto sia bello vivere in un Paese dove quelli come Calderoli stanno ancora in Parlamento, sì, ma almeno non sono più al Governo. E dove quelli al Governo trattano certa gente come si deve.

c) quanto sia bello vivere in un Paese dove il 31 dicembre i finanzieri lavorano, e magari vanno a Cortina.

Per tutto il resto ne riparleremo, intanto godiamoci #cotechino e lenticchie.

PS: tra tutti i commenti, sublime quello di Pippo Civati: "la prossima volta, presidente Monti, dia una mano in cucina però". Occhio Pippo, che domani Rosy Mauro (ammesso e non concesso che sia una donna) farà una interrogazione parlamentare proprio su questo.

PS2: Pietro Raffa batte Pippo: " tutto il parlamento voterà un documento in cui c'è scritto che il cotechino era nipote di mubarak"