mercoledì 15 maggio 2013

Priorità e merito.

Immaginate di invitare un amico a cena, gli chiedete: "ho intenzione di cucinare l'agnello, ti piace?", e questo ti risponde: "non è una priorità".
Voi che cavolo ci fare con l'agnello? Lo cuocete o lo mettete in freezer?

Lo dico perché oggi il capogruppo PDL in commissione giustizia ha presentato un disegno di legge sulle intercettazioni che "è uguale al testo presentato dal governo Berlusconi", dichiarando che è "una scelta politica".

E il PD che ne pensa? "Che non sia una priorità"


Va bene, non è una priorità. Ma al PD il testo piace o no? Lo appoggeremo o voteremo contro?

Per me bere whiskey non è una priorità, ma se mi regalate un Lagavulin di 20 anni mi fate un gran bel regalo. Se mi portate un Johnny Walker che a casa avete lasciato aperto per due mesi senza tappo, lo butto nell'acquaio.

Ecco, due cose vorrei chiedere al nostro Presidente del Consiglio, e ai nostri uomini al governo e in parlamento, per poter credere almeno un po' che questo Governo fosse necessario e sia utile al Paese, per poterlo sentire un po' mio, per potermi sentire rappresentato:

1) Smetterla di fare i proclami e cominciare a fare le cose.

2) Smetterla di buttare i palloni in fallo con la scusa "non è una priorità".

A ogni proposta, oggi sulle intercettazioni, ieri sulla legge elettorale, domani sullo ius soli, per favore, si risponda subito sul merito: ci piace, non ci piace, lo faremo, non lo faremo, faremo il contrario.
Così ci si capisce.

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