sabato 20 aprile 2013

Oltre al danno, la beffa.

E così, mentre io (da candidato non eleggibile) facevo campagna elettorale cercando di spiegare che si doveva votare il PD per il nostro programma e non perché si era semplicemente contro Berlusconi, i nostri soloni continuavano a dire che si era un Paese bipolare e che eravamo l'unico argine al berlusconismo.
Franceschini, uno di quelli che le primarie non le ha fatte, lo disse davanti a mille persone al Palazzo dei Congressi a Pisa, per dire.
Ora, quegli stessi soloni, dopo aver vigliaccamente votato contro Prodi, aprono le porte a una grande alleanza con Berlusconi.

Con due effetti collaterali:

1) Berlusconi ci manderà a casa quando pare a lui. E sarà molto presto.

2) A quel punto, se chiederemo un voto contro Berlusconi, lo chiederemo per Grillo. Perché oggi è questo il bipolarismo che c'è in Italia.

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