mercoledì 27 febbraio 2013

Ha ragione Berlusconi. Partiamo dalle cose da fare.

Berlusconi ha dichiarato che: "non si deve partire dalle alleanze ma delle cose da fare".
Bene, sono d'accordo con Berlusconi, e propongo che in parlamento si cominci a parlare delle cose da fare. Uno dei primi adempimenti che devono fare le camere è verificare le condizioni di eleggibilità degli eletti.
Tra le condizioni di ineleggibilità per i deputati c'è l'art. 10 comma 1 della legge 361/1957, che recita "coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica, che importino l'obbligo di adempimenti specifici, l'osservanza di norme generali o particolari protettive del pubblico interesse, alle quali la concessione o la autorizzazione è sottoposta".
La stessa condizione vale per gli eletti al Senato (D. Lgs 533/1933, art. 5).

Ecco, allora una delle prime cose che il Senato deve fare è dichiarare ineleggibile Silvio Berlusconi, titolare di concessioni televisive.
Dite che la troviamo su questo piccolo punto una prima convergenza tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle?

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