Il Pd in Toscana, complice l'alto astensionismo e l'incapacità di attecchire del M5S fa cappotto, quasi meglio della nota regione rossa chiamata Brianza.
Nel frattempo il PD toscano è nella bufera. Sulla vicenda MPS, prendendo a pretesto il bilancio, la fronda interna al PD fa cadere il Sindaco di Siena. A voi decidere se sia uno scontro tra il vecchio e il nuovo, o tra il vecchio e il vecchissimo.
Nemmeno il tempo di raccapezzarsi un po' e arrivano le dimissioni dell'assessore regionale alla Sanità.
Personalmente non ho avuto modo di conoscere Daniela Scaramuccia, però dico solo che mi dispiace, come dovrebbe dispiacere a tutti, che una persona del suo spessore e del suo curriculum lasci, perché troppo stressata, perché non si sente al posto giusto, e nel frattempo trovi un posto migliore nel privato.
Vuol dire che la comunità ci rimette.
Se poi fossero vere le cose che scrive la Nazione, e cioé che il vero scontro è con i Sindaci e con le questioni legati alle società della salute (= alle seggiole), e se si mette questa cosa in parallelo con lo scontro che in Regione si propone quasi quotidianamente tra un altro ottimo assessore di alto livello tecnico (Anna Marson) e alcuni consiglieri del gruppo del PD, allora sì che dobbiamo essere tutti molto dispiaciuti.
Perché tutto questo è solo il segnale dell'incompatibilità crescente tra un certo tipo di ceto politico e la società. Non la "società civile", la società vera, quella che esiste fuori dal Palazzo e che un certo tipo di politica non riesce nemmeno a vedere.
Per fortuna Enrico Rossi ha prontamente sostituito l'assessore Scaramuccia con un altro assessore, pare anch'esso molto preparato tecnicamente. Speriamo che duri.
Nel frattempo il PD toscano è nella bufera. Sulla vicenda MPS, prendendo a pretesto il bilancio, la fronda interna al PD fa cadere il Sindaco di Siena. A voi decidere se sia uno scontro tra il vecchio e il nuovo, o tra il vecchio e il vecchissimo.
Nemmeno il tempo di raccapezzarsi un po' e arrivano le dimissioni dell'assessore regionale alla Sanità.
Personalmente non ho avuto modo di conoscere Daniela Scaramuccia, però dico solo che mi dispiace, come dovrebbe dispiacere a tutti, che una persona del suo spessore e del suo curriculum lasci, perché troppo stressata, perché non si sente al posto giusto, e nel frattempo trovi un posto migliore nel privato.
Vuol dire che la comunità ci rimette.
Se poi fossero vere le cose che scrive la Nazione, e cioé che il vero scontro è con i Sindaci e con le questioni legati alle società della salute (= alle seggiole), e se si mette questa cosa in parallelo con lo scontro che in Regione si propone quasi quotidianamente tra un altro ottimo assessore di alto livello tecnico (Anna Marson) e alcuni consiglieri del gruppo del PD, allora sì che dobbiamo essere tutti molto dispiaciuti.
Perché tutto questo è solo il segnale dell'incompatibilità crescente tra un certo tipo di ceto politico e la società. Non la "società civile", la società vera, quella che esiste fuori dal Palazzo e che un certo tipo di politica non riesce nemmeno a vedere.
Per fortuna Enrico Rossi ha prontamente sostituito l'assessore Scaramuccia con un altro assessore, pare anch'esso molto preparato tecnicamente. Speriamo che duri.
Mah! Giusto per aggiungere elementi al quadro, sono stata presente a Volterra a un incontro pubblico con la Scaramuccia e l'ho vista come un pesce fuor d'acqua nel rapporto con la gente: una tana di lupi famelici arrabbiati per i vari ridimensionamenti dell'ospedale. La sua mancanza di esperienza politica sicuramente la penalizzava. La gente non ha apprezzato il suo stile, l'ha percepita distante, nonostante il suo visibile impegno a rapportarvisi. Un altro mondo. Non solo. Già allora (e parlo di mesi fa) quelli che "stanno dentro le cose" la tacciavano di incompetenza dicendo che: vabbè, tanto è già in lizza per un rimpasto. Questo è il clima che la circondava e credo che davvero sia stata data in pasto ai leoni.
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