E soprattutto sono giuste, sono necessarie.
Una volta ero a cena con un piccolo imprenditore che si vantava di evadere. Con la mia classica diplomazia gli dissi che fosse per me, non potrebbe guidare la sua macchina sulle nostre strade, né curarsi nei nostri ospedali.
Tutti gli evasori, tutti i giorni, dovrebbero pensare a quante cose non potrebbero fare se non ci fosse chi paga al posto loro. E tutti i dipendenti pubblici, come me, quando pagano il ristorante, la parrucchiera o il muratore senza farsi fare la ricevuta, dovrebbero riflettere sull'origine dei soldi che puntualmente arrivano ogni mese in busta paga; e invece spesso si limitano a lamentarsi che le tasse le pagano solo loro.
E poi certo, come ci spiegano benissimo Ernesto Ruffini e Filippo Taddei, le tasse sono più belle e più giuste se pagarle è più semplice e se si spostano il più possibile dal lavoro alla rendita.
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