C'è mancato poco.
E' colpa di Grillo.
E' colpa del fatto che non abbiamo fatto l'alleanza con l'UDC.
Ecco i tre commenti sulla difensiva che vanno per la maggiore.
Io invece direi:
a) se uno preferisce votare Grillo non fregandosene di lasciar vincere un plurinquisito di destra piuttosto che votare per noi qualche domanda dobbiamo farcela. Non è Grillo che ci ha fatto perdere, casomai è chi ha preferito votare per Grillo piuttosto che votare per noi che ci ha fatto perdere. Con questa gente dobbiamo parlare.
b) se nella regione di Di Pietro (senior), Di Pietro (senior) impone la candidatura di Di Pietro (junior), un po' dei delusi del centrodestra invece di votare per il centrosinistra vota Grillo, perché tanto "sono tutti uguali".
c) A fronte di 1505 voti che ci sono mancati per vincere, Grillo ne ha presi 10000, l'UDC 12000 (quanto partiti inesistenti altrove come ADC, Grande Sud, Alternativa-API) e altri nomi assurdi del genere. I non votanti sono stati 124000 (centoventiquattromila). Dove andreste voi a cercare di aumentare il nostro consenso? Io credo che, prima di tutto, con gli astenuti dobbiamo saper parlare.
d) Pippo sottolinea che, persino in Molise, rischiamo di vincere anche senza UDC, anzi con l'UDC alleato con il centrodestra. Secondo me, il modello Molise è perfetto perché ci insegna cosa è l'UDC. Situazione di partenza: alla sinistra un candidato moderato (provenienza DC, fino a due anni fa era di Forza Italia), alla destra un berluschino di provincia, plurinquisito, vecchio, al terzo mandato dopo due mandati deludenti. L'UDC può scegliere con chi stare. Dove va? A destra, ovviamente. Qual è l'unica condizione che ha posto? Che fosse levato il nome di Berlusconi dal simbolo. Pensate che a livello nazionale si comporterebbero diversamente? Poveri illusi. Allearsi con l'UDC è inutile, dannoso e, ad oggi, impossibile.
e) come spiega Stefano Catone, è una fortuna che l'UDC non ci voglia. Altrimenti rischieremmo di creare un processo iterativo di perdita di voti.
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