Sono laureato (con lode) in scienze geologiche, e ho un dottorato di ricerca in Scienze della Terra. La mia passione sono le rocce vulcaniche, non solo quelle dei vulcani attivi, perché raccontano un sacco di cose della loro sorgente, che sta nell'interno della Terra, dove di persona non potremo mai andare a vedere. Per prendere queste rocce spesso bisogna andare a raccogliere sulla buccia della Terra, in posti più o meno sperduti nel mondo. E questa cosa mi piace molto, nonostante spesso voglia dire posti un po' pericolosi, con condizioni igieniche e di comfort molto basse, caldi o freddi, pieni di zanzare e tafani.
Gli stessi metodi che uso per capire cosa c'è qualche chilometro sotto i nostri piedi sono utilissimi anche in geochimica ambientale, per tracciare ed individuare le sorgenti di inquinamenti atmosferici o delle acque, e a volte mi occupo anche di questo.
Dopo il dottorato all'università di Pisa, ho cominciato a fare ricerca da precario all'Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR, dove ora sono ricercatore a tempo indeterminato. Della paga ho già detto, del resto penso che sia un lavoro bellissimo e che sono fortunato a poterlo fare. Unico rammarico: nel resto del mondo mi pagherebbero di più e avrei molti più fondi di ricerca.
Gli stessi metodi che uso per capire cosa c'è qualche chilometro sotto i nostri piedi sono utilissimi anche in geochimica ambientale, per tracciare ed individuare le sorgenti di inquinamenti atmosferici o delle acque, e a volte mi occupo anche di questo.
Dopo il dottorato all'università di Pisa, ho cominciato a fare ricerca da precario all'Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR, dove ora sono ricercatore a tempo indeterminato. Della paga ho già detto, del resto penso che sia un lavoro bellissimo e che sono fortunato a poterlo fare. Unico rammarico: nel resto del mondo mi pagherebbero di più e avrei molti più fondi di ricerca.
Ho avuto molti maestri, e con alcuni di loro ancora lavoro: Piero Manetti, Carlo Doglioni, Sonia Tonarini. Però il mio maestro in assoluto, il "mio professore", con cui mi sono laureato e dottorato è stato Fabrizio Innocenti. Una persona che non si è limitata ad insegnarmi a fare scienza, ma che è stata tutti i giorni per me, per dieci anni, occasione di continuo confronto e crescita professionale e umana.
Un curriculum più freddo lo trovate sulla mia pagina del CNR, se proprio vi interessa.
In più posso solo dirvi che le mie pubblicazioni scientifiche sono più che sufficienti a passare i criteri bibliometrici per la domanda di idoneità a professore associato, che ho fatto un mese fa, e che se ve le volete leggere vi mando il pdf. Potete anche solo guardare le figure, sono belline e a volte a colori.
Da quando Sonia Tonarini (che mi ha iniziato all'arte della geochimica isotopica) è diventata direttore del mio istituto, mi sono ritrovato a gestire il laboratorio di camere bianche e di spettrometria di massa. Con malcelato orgoglio vi dico che, nonostante abbia zero, ZERO, soldi provenienti da progetti di ricerca, riesco a provvedere alle spese di tutti i consumabili e di tutti i pezzi di ricambio del mio laboratorio, grazie alle collaborazioni scientifiche internazionali (e anche nazionali) che ho, e alle analisi che faccio per conto terzi.
Quindi il CNR mi paga solo lo stipendio, per il resto sono io che porto soldi al CNR e che impedisco la chiusura di laboratori che, con le loro vecchie macchine, sono sempre un punto di riferimento nel mio settore a livello internazionale.
Oltre a fare ricerca senso stretto, cerco di fare attività divulgativa. Sono dall'inizio membro del comitato di Areaperta, che ha proprio lo scopo di far capire ai cittadini comuni quanto la scienza sia importante, ho fatto qualche seminario divulgativo nei licei.
Il seminario che ho fatto per Areaperta lo potete vedere quando volete: qui.
A metà tra politica e ricerca sta una delle cose più belle che ho fatto: fondare i RicAt, l'associazione dei precari della ricerca del CNR di Pisa. Sono molto contento di non essere più precario, ma quando vedo i precari belli incazzati con le loro magliette gialle mi vengono i lucciconi agli occhi. Sempre ricordando il nostro primo motto: lottiamo per non avere iscritti.
Nessun commento:
Posta un commento