Mentre c'è chi dice che Monti va bene per sempre, chi dice che Monti va bene per ora, e Monti non va bene per niente, mi permetto sommessamente di segnalare cosa ha detto il mio babbo domenica a pranzo a proposito delle liberalizzazioni:
"Monti è partito dai pensionati e dai lavoratori dipendenti, e c'ha trovato morbido. Poi è passato a occuparsi di banche, notai e farmacisti e c'ha trovato duro".
Lo dico perché, al contrario del sondaggio di ieri di Repubblica, il mio babbo fino a pochi giorni fa diceva bene di Monti, perché i sacrifici pesano, ma è una persona responsabile.
L'eredità più pesante di Berlusconi, insieme ai conti scassati, è stata la deriva individualistica e irresponsabile: ognuno cerchi pure di fregare il prossimo, ognuno cerchi pure di fregare lo stato. Quindi tra i compiti di Monti il più importante era di far capire che lo stato serve, che lo stato siamo tutti noi, che se l'Italia fallisce ci rimettiamo tutti e che tutti dobbiamo fare la nostra parte per risanare.
Tutto questo sta in piedi se tutti pagano: se il pensionando lavora qualche anno in più, perché l'INPS non può più scialare, se il dipendente pubblico accetta di avere per anni lo stipendio bloccato, perché lo stato è in bolletta, se il commerciante comincia a fare tutti gli scontrini, perché tutti devono pagare le tasse. Questo meccanismo sta in piedi non solo con i controlli della agenzia delle entrate, ma anche con la consapevolezza che siamo tutti sulla stessa barca. Ma il commerciante che smette di evadere diventa più povero, il dipendente a busta paga bloccata (per non parlare di quello in cassa integrazione) diventa più povero, e allora, se stiamo tutti sulla stessa barca, il minimo che si può fare è che i servizi costino di meno, i professionisti costino di meno, i farmaci costino di meno. Perché se no, se paga sempre Pantalone (direbbe il mio babbo), allora i commercianti smetteranno di fare scontrini, e il dipendente tornerà a dire al dentista che non gli serve la fattura, così almeno risparmia l'IVA.
Allora, aspettiamo a vedere come andranno a finire le liberalizzazioni, e nel frattempo, consiglierei a "big" nazionali e locali del mio Partito di non criticare troppo Enrico Rossi. Perché non si tratta di giocare a quanto ci piace Monti, o di collocarsi politicamente più o meno a sinistra, o di scegliere questo alleato o quell'altro, si tratta di stare dalla parte dei più deboli.
"Monti è partito dai pensionati e dai lavoratori dipendenti, e c'ha trovato morbido. Poi è passato a occuparsi di banche, notai e farmacisti e c'ha trovato duro".
Lo dico perché, al contrario del sondaggio di ieri di Repubblica, il mio babbo fino a pochi giorni fa diceva bene di Monti, perché i sacrifici pesano, ma è una persona responsabile.
L'eredità più pesante di Berlusconi, insieme ai conti scassati, è stata la deriva individualistica e irresponsabile: ognuno cerchi pure di fregare il prossimo, ognuno cerchi pure di fregare lo stato. Quindi tra i compiti di Monti il più importante era di far capire che lo stato serve, che lo stato siamo tutti noi, che se l'Italia fallisce ci rimettiamo tutti e che tutti dobbiamo fare la nostra parte per risanare.
Tutto questo sta in piedi se tutti pagano: se il pensionando lavora qualche anno in più, perché l'INPS non può più scialare, se il dipendente pubblico accetta di avere per anni lo stipendio bloccato, perché lo stato è in bolletta, se il commerciante comincia a fare tutti gli scontrini, perché tutti devono pagare le tasse. Questo meccanismo sta in piedi non solo con i controlli della agenzia delle entrate, ma anche con la consapevolezza che siamo tutti sulla stessa barca. Ma il commerciante che smette di evadere diventa più povero, il dipendente a busta paga bloccata (per non parlare di quello in cassa integrazione) diventa più povero, e allora, se stiamo tutti sulla stessa barca, il minimo che si può fare è che i servizi costino di meno, i professionisti costino di meno, i farmaci costino di meno. Perché se no, se paga sempre Pantalone (direbbe il mio babbo), allora i commercianti smetteranno di fare scontrini, e il dipendente tornerà a dire al dentista che non gli serve la fattura, così almeno risparmia l'IVA.
Allora, aspettiamo a vedere come andranno a finire le liberalizzazioni, e nel frattempo, consiglierei a "big" nazionali e locali del mio Partito di non criticare troppo Enrico Rossi. Perché non si tratta di giocare a quanto ci piace Monti, o di collocarsi politicamente più o meno a sinistra, o di scegliere questo alleato o quell'altro, si tratta di stare dalla parte dei più deboli.
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