giovedì 15 agosto 2013

Le sentenze si rispettano?

Mi par di capire che la ragion di Stato, o anche il mero calcolo politico, porti in diversi esponenti del panorama politico una grossa contraddizione e mi par di capire che, per una serie di motivi, pochissimi giornalisti siano interessati a far emegere questa contraddizione. E allora, nel mio piccolo, ve la volevo far notare, perché magari ci pensiate mentre, sulla spiaggia a Ferragosto, vedrete passare gli aeroplani di Silvio che, in perfetto stile Silvio, ci bombarderanno di cazzate.

Il problema è la Sentenza Mediaset, ovvero della "agibilità politica" di B., come si direbbe con il più brutto neologismo dell'estate 2013.

Una nota sibillina del nostro presidente presidenzialista dice che le sentenze si rispettano. Bene, son d'accordo.

Il segretario del PD, Epifani, seguito da molti esponenti del PD e del PD al Governo dicono in coro che "le sentenze si rispettano".

Anche Matteo Renzi, quello che ha i parlamentari renziani e i ministri renziani che hanno sempre il maldipancia, ma però poi votano tutto l'invotabile come bravi soldatini, dice sempre: "La sentenza si deve rispettare".
Ho capito, signor Presidente, signor Segretario, signor Sindaco, ma voi pensate che B. sia un delinquente o si sente umanamente vicino ad un perseguitato dalla magistratura?

I primi due non risponderanno a questa domanda perché il governo deve andare avanti.
Il terzo non risponderà a questa domanda perché vuole i voti dei delusi del centrodestra, e non attaccherà mai in modo forte Berlusconi.

Ecco, signori, la contraddizione è questa:

- Se questa sentenza deve essere rispettata è perché la sentenza è stata giusta, perché i processi di primo, secondo e terzo grado, tutti concordi, hanno stabilito che l'imputato Berlusconi Silvio è colpevole di frode fiscale (che è un reato più grave dell'evasione fiscale, ndr). Quindi il capo del PDL è un delinquente, lo dice una sentenza che deve essere rispettata perché è giusta. Quindi, signor Presidente, un Governo fatto con l'appoggio in parlamento di 200 pasdaran di un delinquente DEVE cadere, quindi signor segretario, non devono essere loro a trovare la scusa dell'IMU, dobbiamo essere noi a rifiutare alleanze con i lacché di un delinquente, quindi signor Sindaco, visto che vuole guidare il Paese non giochi al politicante ma lo dica chiaramente, e pensi più ai delusi del centrosinistra che a fare il ruffiano con i delusi del centrodestra.

Viceversa, hanno ragione le Santanché e le Biancofiore: Berlusconi è un povero perseguitato, o in alternativa, la vittima innocente di una giustizia farraginosa che non funziona come dovrebbe. E allora gli diamo la grazia, lo facciamo Senatore a vita e domani chissà. Ma in quel caso, si abbia il coraggio di dire che è giusto non rispettare e non applicare una sentenza, perché non la condividiamo nel merito. Non parliamo di atti di pietà o di pacificazione, non tiriamo in ballo la governabilità, né il fatto che Berlusconi preferisco batterlo sul piano politico: tutti quanti vogliamo batterlo anche sul piano politico, ma se delinque, ha da essere punito, non dalla politica, ma dalla giustizia, perché così funziona uno stato di diritto.
Perché le sentenze dovrebbero essere rispettate, così come anche l'intelligenza e la dignità degli italiani.

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