Io con la
macchina ci faccio che cazzo mi pare, o almeno dovrei essere libero di farlo.
Da tempo invece è obbligatorio metterci
la benzina dentro e usarla per muoversi, e le parti meccaniche sono mosse
dal motore, e le ruote obbligate a muoversi dal ricatto del cambio.
L’automobile è piena di parti meccaniche senza voce, ad eccezione del computer
di bordo e delle sospensioni intelligenti. C’è stato un sovvertimento silenzioso delle automobili contro lo spirito stesso
del loro libretto di istruzioni:”pag 27-3: i sedili sono reclinabili e possono
essere usati a piacimento in caso di sosta lunga e prolungata (anche per fare
le cose sporche). Mentre non si può guidare per più di quattro ore senza fare
una sosta, magari in Autogrill, e comunque in macchina non si può andare in
giro senza una meta o senza uno scopo, ma per andare in un luogo definito prima
della partenza, e prima o poi si deve sempre ritornare a casa”. Se nella
macchina non c’è la benzina (in realtà è in riserva da una settimana, ma una
mezza bicchierata c’è sempre, se non è esalata nel frattempo) però c’è la luce da lettura che già da ora può
operare per cambiare le nostre conoscenze letterarie. Non è necessario
metterci la benzina per passarci l’aspirapolvere, o per cambiare urgentemente i tappetini, o per i tagli al deodorante.
Basta volerlo, la macchina può essere lavata e pulita, sin da domani. Si fa
passare l’idea che senza la benzina la macchina è immobile, congelata, in balia
dei ragazzacci che la dondolano e la spingono, dei meccanici, ma si tace sul
fatto che se uno la macchina la lascia in cima a una salita, la macchina si può
muovere per un bel pezzo in discesa, e se prende l’aire anche per un po’ in
pianura senza la necessità di metterci la benzina. Anzi, si parcheggia a posta
in fondo a una vallata, spostando sine die la sua possibilità di muoversi senza
alcun motivo se non quello di attribuire in seguito i posti di guida ai
trombati alla visita per il rinnovo della patente. Si sottolinea in questi
giorni che un mancato rifornimento di metano al distributore dell’agipmenop, il
miglior amico della benzina con il piombo, impedirebbe la rimozione di questa
ultima dai serbatoi. Se è così invito i cosidetti produttori di macchine ibride
a rimuovere i serbatoi dalle loro automobili, a far rimuovere dai distributori
tutte le pompe di gasolio, e di abolire
tutte le raccolte a punti, di cui tutti si vantano nelle loro campagne
pubblicitarie trasmesse nell’intervallo delle partite della nazionale di
calcio, a rinegoziare il prezzo dell’idrogeno, generosamente prodotto grazie a
energia elettrica prodotta a sua volta da centrali a petrolio. SI PUO’ FARE!
(ma voi non lo farete mai). La macchina deve riprendere la sua centralità nella
vita familiare.
Vi sembro pazzo, eh? Oppure vi sembra di averla già sentita da qualche parte?
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