Grazie ad alcune scelte urbanistiche azzeccate di Marco Filippeschi, tra cui quella di portare l'IKEA a Pisa, il PD pisano non è più quel vivace (o inutilmente litigioso) partito che era fino a un anno fa.
Oltre alla pace di Navacchio, giustamente meno famosa della battaglia di Cascina, hanno contribuito a pacificare gli animi un po' di strapuntini in segreteria provinciale e comunale che, per singolari coincidenze, sono andati a premiare non solo componenti politiche ben definite in nome dell'unità del partito, ma anche alcuni consiglieri comunali "molto vivaci".
La politica non è uno sport per verginelle, non vi meravigliate troppo, si potrebbe dire. Vero.
E forse il fatto che si premi chi urla non è la cosa più grave. Il problema pare che da quando Filippeschi fa il Sindaco come si deve, il partito di Pisa non esiste più. Le rare volte che apre bocca (senza dargli troppo fiato) lo fa per dire che il Sindaco è bravo. Gli effetti della pace di Navacchio paiono riecheggiare un po' il desertum fecerunt et pacem appelaverunt, dove per deserto si intende deserto di idee.
Per questo Stefano Landucci si è autosospeso dal gruppo del PD al Comune di Pisa. Qualcuno potrebbe pensare che ci vorrebbe una seggiolina per calmare anche lui. Io che lo conosco bene, la penso in modo diverso. Penso che, anche se a Pisa va tutto bene, il PD di Pisa deve decidere se limitarsi al buongoverno, tra la benedizione di San Ranieri a Cisanello, e le elucubrazioni di Galileo alla Cittadella, o se vuole anche competere per rappresentare una certa sinistra: quella dei beni comuni, quella dei quattro sì ai referendum, quella che non chiede solo IKEA (che è cosa buona e giusta), ma anche partecipazione, solidarietà, tolleranza.
Per me, come per Stefano, abdicare alla rappresentanza di questa sinistra è un errore fatale. Perché questa sinistra ha diritto di cittadinanza nel PD, e perché questa sinistra è una parte importante di una città come Pisa. E perdere voti governando bene sarebbe davvero il colmo.
Oltre alla pace di Navacchio, giustamente meno famosa della battaglia di Cascina, hanno contribuito a pacificare gli animi un po' di strapuntini in segreteria provinciale e comunale che, per singolari coincidenze, sono andati a premiare non solo componenti politiche ben definite in nome dell'unità del partito, ma anche alcuni consiglieri comunali "molto vivaci".
La politica non è uno sport per verginelle, non vi meravigliate troppo, si potrebbe dire. Vero.
E forse il fatto che si premi chi urla non è la cosa più grave. Il problema pare che da quando Filippeschi fa il Sindaco come si deve, il partito di Pisa non esiste più. Le rare volte che apre bocca (senza dargli troppo fiato) lo fa per dire che il Sindaco è bravo. Gli effetti della pace di Navacchio paiono riecheggiare un po' il desertum fecerunt et pacem appelaverunt, dove per deserto si intende deserto di idee.
Per questo Stefano Landucci si è autosospeso dal gruppo del PD al Comune di Pisa. Qualcuno potrebbe pensare che ci vorrebbe una seggiolina per calmare anche lui. Io che lo conosco bene, la penso in modo diverso. Penso che, anche se a Pisa va tutto bene, il PD di Pisa deve decidere se limitarsi al buongoverno, tra la benedizione di San Ranieri a Cisanello, e le elucubrazioni di Galileo alla Cittadella, o se vuole anche competere per rappresentare una certa sinistra: quella dei beni comuni, quella dei quattro sì ai referendum, quella che non chiede solo IKEA (che è cosa buona e giusta), ma anche partecipazione, solidarietà, tolleranza.
Per me, come per Stefano, abdicare alla rappresentanza di questa sinistra è un errore fatale. Perché questa sinistra ha diritto di cittadinanza nel PD, e perché questa sinistra è una parte importante di una città come Pisa. E perdere voti governando bene sarebbe davvero il colmo.
Ahi, tutto il mondo è paese....perfino dalle vostre parti, vedo.
RispondiEliminaA Pisa non si sono mai fatte le primarie per il Sindaco, preferendo il ricorso al “giochino” del deputato al posto del primo cittadino e viceversa (tanto il popolo pisano bue vota qualsiasi cosa…). Il partito, come stimolo al dibattito e al confronto interno, ha chiuso il forum presente sul sito (ho provato per un po’ a scriverci, ma sono rimasto malinconicamente solo). Infine, lo stucchevole spettacolo di Sindaco e assessori che continuano ad auto-osannarsi su tutto… Insomma, direi che “arrivano i pisani!” visto che la voglia di votare (o meglio, di ri-votare), la sento da tempo profondamente addormentata…
RispondiEliminaRino (Pisa)